IDEE DI FELICITA’


IDEE DI FELICITA'

IDEE DI FELICITA’

OK, per questo post mi prenderete per il culo e tra qualche mese/anno giuro che mi unisco a voi nel farlo. Ma ora no.
Ora succede una cosa strana.
E’ da due ore che seguo la diretta streaming della FESTA che si sta svolgendo a Piazza San Giovanni. Si avvicendano i candidati con le facce spaurite di chi si trova davanti l’onda lunga dello Tsunami o di chi si butta in un grido perchè ha dalla sua il culo della gioventù che se non hai coraggio ti da almeno l’incoscienza. Li guardo e mi ritrovo a ridere. Li guardo e mi ritrovo a singhiozzare. Cazzo…mi giro verso mia moglie e le faccio “son giovani…forse li massacreranno” e qui mi si rompe la voce “ma porca puttana sono i primi giovani che vedo muoversi da 15 anni”….e qui sto zitto o perdo l’ultimo velo di dignità e scoppio a piangere come un bimbo. Come quando sento parlare di Mazzini o leggo le lettere dei partigiani o quelle dei ragazzi che ripulivano dal fango della piena i libri della Nazionale dopo l’alluvione di Firenze.
Piango  quasi e lo faccio di gioia.
Pensaci J, pensaci un attimo, da quand’è che voti? Diciassette anni. E cosa ti succedeva quando dovevi votare? Niente.
Cercavo i meno peggio. Cercavo qualcosa, qualcuno che rispecchiasse anche solo minimamente quello che a 15 anni gridavo in piazza durante le manifestazioni, quello in cui credevo quando avevo visto i celerini caricarmi sulle rotaie della Stazione di Firenze durante l’occupazione. Cercavo qualcuno che almeno assomigliasse nelle parole se non nei contenuti a qualcosa di famigliare, alle idee che avevo curato e cresciuto protetto da una famiglia che per dieci anni mi aveva nascosto al sua fede comunista “perchè dovevo crescere con le mie idee”.
E quelle idee che avevo cresciuto con me che fine avevano fatto? Non lo sapevo. Che te ne fai di idee che nessuno supporta? E quando hai provato a supportarle te e ti hanno sbattuto fuori da tutto perchè “non compatibili”….che diavolo te ne fai delle idee? Te le tieni, perchè oltre alle idee non ti resta altro. Ti convinci che il mondo è una merda o che tu sei superiore al mondo. Ma le idee te le tieni. leggi di chi con delle idee ha lottato, ha cambiato il mondo o è morto senza riuscirci. E ti chiedi cosa ti manca per essere come loro mentre ti commuovi ed invidi. Ti ritrovi come in “storia di un impiegato” al di là di un vetro a guardare cose che non son successe a te e che non ti succederanno mai. Sei solo. Questo è quello che ti hanno regalato le tue idee. Dignità, istruzione e solitudine.
Ma ormai sono lì e te le devi tenere le idee perchè non muoiono facilmente. Diventi cinico magari ma te le tieni addosso come un tatuaggio. Il mio tatuaggio è questo, le mie idee, le mie convinzioni. Scendi a patti con la realtà e cerchi di gestirla, secondo le tue idee senza lasciare mai contenti ne’ te, ne’ le tue idee, ne’ la realtà. Ed arranchi.

Poi arriva sto cavolo di genovese le cui battute da bambino manco capivi perchè ignoravi chi fossero i Socialisti di cui parlava. Comincia a fare spettacoli e dice cose così simili alle tue idee. E pensi…”ok, non sono proprio solo….ma poco ci manca!” C’è un comico e forse due o tre suoi amici che la pensano quasi come me…ma resto solo.
Fino ad oggi.
Oggi vedo quella piazza, così aliena il primo maggio, così inindispensabile al mio io. La vedo straboccare di gente che applaude a gente che la pensa come me…non su tutto, su gran parte. gente con cui potrei condividere un percorso. E mi accorgo che io quel giorno decisi di iscrivermi al blog di quel genovese e che da allora ho votato ogni singolo partito o movimento sembrassse a lui vicino perchè alla fine era vicino alle mie idee. Un comunista cresciuto da comunisti (non da piddiessini, come si chiamavano, proprio comunisti convinti che di Berlinguer pensavano non tutto il male….anche peggio) che non è mai riuscito a votare una volta FELICE di farlo alla ricerca del meno peggio quindi sempre lontano dal PDS, dalla quercia, dal pd….Ho votato Bertinotti, ho votato Di Pietro…ho votato persino RENZI ma mai nessuno che mi rendesse FELICE di farlo.
Ora vedo gli occhi di questa gente, quegli occhi di cui parlava Dario Fo e vedo che sono felici e spaventati. Vedo che è gente cresciuta con delle idee e che è rimasta sola con loro e che un giorno ha trovato un cavolo di comico genovese che li ha fatti incontrare. Le idee son tutte uguali? NO. Non lo sono. Bene! Chissenefrega! Le idee ci sono e sono vive. Sono sopravvissute ai Berlinguer, agli Andreotti, ai Dalema, ai Berlusconi, persino agli Occhetto. Sono sopravvissute ai Benigni ed ai Bagaglini. Hanno sofferto, hanno sofferto tanto.

Hanno amato quel vecchio nonno, perchè quello vero non ce l’avevo, che entrando in un ristorante mi mise una mano sul capo e mi strinse la guancia con l’altra che sapeva di pipa…”Mamma mi ha detto di salutarla signor Pettini” gli dissi. E quella carezza fu come un suggerimento. Tienile da parte e difendile le tue idee.
Cazzo, signor Pertini (ora il nome lo pronuncio bene!) eccole le mie idee. Le ho difese. L’ho fatta la mia battaglia con Mazzini, coi Bandiera, coi Gramsci, coi partigiani. L’ho fatta in questa guerra preservandole proprio per questo giorno! Perchè questa guerra è durata 68 anni e non è ancora finita ed era la più difficile da combattere perchè nessuno sparava niente ma le idee morivano. E nessuno se ne accorgeva e se lo dicevo non mi credevano! Le mie sono qui ed ora stanno ballando felici perchè non sono sole.

Domenica sanno che devono dare battaglia ma son felici e ballano. Lunedì non importa se avranno vinto o perso. Ora sappiamo che anche noi abbiamo avuto il coraggio di fare la nostra battaglia. E non m’importa proprio un fico secco se poi rimarrò deluso.

Oggi io piango di gioia e le mie idee ballano.

(NB: forse il post è pieno di errori di ortografia…ma chi ha il cuore ora di mettersi a correggerlo? Sto cercando un cavolo di Kleenex per asciugarmi!)

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1 thoughts on “IDEE DI FELICITA’

  1. marco bello 24/02/2013 alle 10:49 Reply

    ebbravo. vaffanculo e crediamoci!

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